mercoledì 12 febbraio 2014

Scelta del monitor


Parametri di selezione per un video LCD da programmatore
Recentemente mi sono trovato a voler acquistare un nuovo monitor da collegare al mio PC portatile quando e' in configurazione "dock", cioe' quando non lo uso come laptop ma in modo piu' simile ad un desktop. Ho fatto dunque delle ricerche e delle riflessioni sui parametri di scelta da usare che puo' essere utile ricordare.

L'utilizzo che faccio del monitor e' lavorativo, e nello specifico quello dello sviluppatore elettronico embedded: CAD elettronico, documentazione, navigazione internet, email, ma soprattutto programmazione software e firmware (quindi editor di testo, finestre terminale). Tutte le mie considerazioni sono da riferire a questo utilizzo.

Uso sempre solo Linux.


Dimensioni

Mi sono orientato intorno ai 20": penso che meno di 17" sia inutile rispetto al video del laptop, e piu' di 24 non adatto all'uso che ne faccio. 21" o 23" sono perfetti.


Tipologia pannello

TN o IPS? Opaco o lucido? Retroilluminazione?


TN o IPS?

TN e' la tecnologia piu' vecchia:
  • ha tempo di risposta leggermente piu' basso, quindi e' piu' veloce (positivo)
  • costa meno (positivo)
  • ha una resa colori meno realistica (negativo)
  • ha un angolo di visione verticale meno esteso (negativo)
Al contrario, IPS e' una tecnologia piu' recente, i cui unici aspetti negativi sono che costa di piu' ed ha un tempo di reazione leggermente piu' alto (typ. 6~10ms contro i 5ms dei TN). In considerazione dell'utilizzo che ne faccio, in cui la resa colori e la velocita' sono secondari, mi sono orientato su un TN.


Opaco o lucido?

Il video lucido attira l'attenzione e sembra piu' bello, ma e' solo un'impressione estetica: riflette di piu' la luce e stanca gli occhi, quindi e' meglio un video OPACO.


Retroilluminazione?

La possibilita' di regolare finemente luminosita', contrasto e temperatura di colore e' molto importante per la qualita' della visione e stanchezza dell'occhio.
Oggi tutti i video sono retroilluminati a LED, perche' costa meno, consuma meno, da' una luminosita' e contrasto maggiori, una resa dei colori migliore, dura di piu'.
Questo tipo di retroilluminazione pero' ha un grosso svantaggio: la regolazione della luminosita' e' fatta con una tecnica che si chiama "PWM" e consiste nell'accendere e spegnere ad una frequenza relativamente alta i LED; maggiore e' il tempo in cui stanno accesi rispetto a quello in cui stanno spenti, maggiore e' la luminosita' media prodotta.
Questo metodo funziona bene con le fonti luminose ad alta persistenza, cioe' che ci mettono un po' di tempo ad accendersi ed un altro po' a spegnersi: in tal caso infatti la luminosita' risultante e' veramente la media di ON e OFF della fonte luminosa; i LED purtroppo (per questa tecnica) hanno una velocita' di accensione e spegnimento elevatissima, quindi bassissima persistenza, quindi si accendono e spengono veramente durante i cicli di ON e OFF del PWM. Il risultato e' che chi ha occhi molto sensibili alla persistenza vede il video "vibrare" alle basse luminosita', soprattutto se la frequenza del PWM non e' elevatissima. Questo effetto e' chiamato "flickering", ed e' visibile da circa il 10% della popolazione (io sono tra questi). Anche chi non ricade in quel 10% che vede il fenomeno, inconsciamente si stanca di piu' lavorando su un video con flickering, e puo' essere anche soggetto a mal di testa verso fine giornata.
Per evitare del tutto il flickering i LED andrebbero controllati in corrente, ma cio' comporterebbe due problemi:
  • costo maggiore
  • cattiva resa dei colori
Al momento c'e' un solo produttore al mondo che si e' ingegnato per risolvere questo problema: EIZO ha rilasciato a Novembre 2013 una serie di video con tecnologia chiamata "EyeCare" che regola la luminosita' con un misto di PWM e corrente.
[http://www.tomshw.it/cont/news/eizo-eyecare-stop-ai-mal-di-testa-davanti-al-monitor/43828/1.html]


Consumo

Chissenefrega del consumo, un LCD a LED comunque non consuma niente. EnergyStar aveva senso con i video CRT.


Marca

Credo che tutti i pannelli LCD siano in realta' prodotti da una o due marche cinesi al mondo, probabilmente una delle quali e' LG. Questo potrebbe far pensare che non abbia senso prendere altre marche, ma non e' vero: il controllo delle regolazioni, gli optional, la retroilluminazione e il controllo di qualita' sono fatti dalla marca che li vende, e sono cose che contano. Sui monitor di fascia bassa inoltre non e' raro trovare dei pixel guasti, e normalmente il produttore accetta la sostituzione solo se sono piu' di 4 o 5; marche blasonate non hanno questo problema (di solito).


Scelte

Ho acquistato due monitor, uno per uso intensivo ed uno per uso occasionale.


Eizo Flexscan EV2316W LCD Monitor

23", TN, retroilluminazione LED EyeCare, 1920x1080. Molto soddisfacente, possibilita' di regolazioni finissime e numerose. Ottimo, anche se un po' costoso. Con il video all'altezza degli occhi si nota leggermente la differenza di colore tra la parte alta e la parte bassa (angolo di visualizzazione verticale), che probabilmente in un pannello IPS non si noterebbe (per 100 euro in piu').
Dotato anche di hub USB per collegare direttamente tastiera e mouse, altoparlanti, supporto girevole per la visione verticale, sensore luce ambiente per l'auto-adeguamento della luminosita'. Il manuale e' completissimo, con tutte le informazioni necessarie per impostarne l'uso anche su X11 Linux (xrandr).


Philips 226V4LAB LCD Monitor

21.5", TN, 1920x1080. Abbastanza scarso; appena sufficiente solo se usato alla massima definizione. Prezzo ottimo, pero' (un terzo del EIZO) e definizione massima buona. Possibilita' di regolazioni scarse e poco fini. Non sarebbe adatto se ne facessi un uso intensivo, e forse non mi soddisfa nemmeno per l'uso occasionale. Alle basse luminosita' si vede il flickering (o meglio: io lo vedo). Il manuale e' scarso (il pixel clock massimo, ad esempio, non l'ho trovato). Tutto sommato e' appena accettabile solo perche' costa poco e lo uso poco.

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