domenica 9 febbraio 2014

Del perche' la lampada a basso consumo sucks


Ho nostalgia della cara, vecchia illuminazione artificiale a incandescenza; le lampadine a basso consumo mi fanno schifo!

1) Costano 10 volte tanto le lampadine ad incancescenza: OTTO euro, dico otto euro minimo. Non se ne trovano a meno. Si, magari in un discount trovi lo scaffale con quelle a due euro, ma sono rottami che a malapena si accendono. Una lampadina standard quanto costava? Un euro? due? Zerocinquanta?

2) Durano UGUALE a quelle standard. Questa e' la mia percezione, non un dato oggettivo: mi sembra che si rompano con la stessa frequenza delle vecchie lampadine. Magari durano un po' di piu', ma poco. E non me ne accorgo.

3) Fanno una luce atroce. Alcune (quelle da DUE euro di cui sopra) secondo me fanno BUIO: attirano la luce ambiente come piccoli, malevoli buchi neri. Producono una luce vibrante, ci mettono un quarto d'ora ad accendersi e mezz'ora ad arrivare alla luce emessa massima; ho tre lampadine a basso consumo in bagno e rischio di tagliarmi quando mi faccio la barba se non mi alzo mezz'ora prima per accenderle!

4) COME CA**O PENSANO DI SMALTIRE QUELLE ROTTE? Una lampadina classica era un pezzo di vetro pieno di vuoto (o gas inerte) con un po' di latta: reciclabile al 100%, costo zero. Una lampadina a basso consumo e' fatta di: plastica, metallo, vetro, gas (non si sa bene quale e quanto dannoso sia), circuito stampato, stagno, rame, componenti elettronici vari. E forse ho dimenticato qualche pezzo.
NON E' RECICLABILE. Infatti non si sa mai dove buttarla.

5) Mi rompono le balle con la coscienza ecologica, e poi sul viale fuori casa c'e' accesa per tutta la notte un'alogena da centomilioni di kilowatt ogni cinque metri. Bah.

Spero solo nell'avvento dei LED, che pero' porteranno con se' il problema del flickering nella regolazione della luminosita' (problema gia' presente nei monitor LCD retroilluminati a LED).

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